Defence Production Act per contrastare il Coronavirus

Mercoledì scorso, per la prima volta dalla Guerra di Corea, un Presidente degli Stati Uniti ha invocato il Defence Production Act. Una misura economica particolare che permette l’intervento dello Stato nelle politiche delle industrie necessarie alla difesa del paese. La decisione fa parte del pacchetto di misure straordinarie varate per far fronte alle ricadute dell’epidemia di Covid-19, che ora vede ben x casi negli USA, in rapido aumento.
La legge
Le legge, pensata in origine per potenziare le capacità militari americane, è stata nel tempo modificata per far fronte ad ogni genere di situazione emergenziale. Questa permette al Presidente di imporre a persone e società di accettare contratti per materiali o servizi, incentivare la base industriale domestica per espandere la produzione di servizi essenziali e l’autorità di bloccare fusioni e acquisizioni che possano danneggiare la sicurezza nazionale.
Le misure
Le misure, annunciate il 20 di marzo non sono ancora entrate in vigore, nonostante le richieste da parte di figure di spicco come il Governatore Cuomo di New York. L’entrata in vigore di un simile procedimento sarebbe infatti l’ammissione che la situazione è tragica e sconvolgerebbe l’assunto liberista dell’economia americana. Nonostante ciò, il fatto che la possibilità sia stata ventilata, è un’importante arma di pressione a disposizione del Presidente nei confronti delle società nazionali.
Trump e la produzione dei ventilatori
Dopo la dichiarazione di Trump sul DPA, il Presidente ha attaccato la General Motors, il colosso automobilistico primo nel settore in America, accusandola di perdere tempo nella riconversione degli apparati per la produzione di ventilatori. Invece dei 40.000 ventilatori promessi, la società sarebbe in grado di produrne appena 6.000.
Trump ha dichiarato che “non esiteremo a usare i pieni poteri dell’autorità federale per combattere la crisi”, dando mandato al Ministero della sanità di chiedere a GM di dare priorità alla produzione delle attrezzature mediche.
Chris Brooks, referente di Ventec Life System, società che collabora con GM, ha dichiarato che la produzione è già iniziata ed è già prioritaria, affermando che l’intervento da parte del Governo potrebbe essere volto alla riapertura dell’impianto di Lordstown in Ohio, chiuso a fine 2018. Uno Stato della “Rust belt” che è fondamentale per la rielezione del Tycoon a presidente a fine anno.
Dopo le dichiarazioni, Trump ha affermato che sarebbe pronto a ritirare la misura straordinaria qualora la General Motors iniziasse ad assolvere i suoi compiti, confermando che per il momento il Defence Production Act è ancora un’arma di pressione più che una misura reale, anche se la situazione potrebbe già cambiare nelle prossime ore qualora l’accordo non fosse raggiunto.