Elezioni Europee 2019: i dati dall’Europa

Mentre in Italia la Lega si è affermata come primo partito, gli altri Paesi dell’Unione Europea oscillano tra vecchie coalizioni e partiti di stampo populista.
Nel complesso cresce la partecipazione al voto europeo: le elezioni del 2019, con il 51% di affluenza, sono quelle che hanno visto la maggior partecipazione dei cittadini europei negli ultimi vent’anni.
Secondo le ultime stime in Olanda ad affermarsi sarebbe il partito laburista, guidato da Frans Timmermans, che avrebbe ottenuto il 19% delle preferenze. In coda il VVD (Partito popolare per la libertà e la democrazia) con il 14,60% e il FVD (Forum per la democrazia) con il 10,9%.
Il Belgio vota i conservatori di Nuova Alleanza Fiamminga che prende il 13,4%.
Nessuna sorpresa, rispetto ai pronostici, in Francia dove Prenez le Pouvoir, la lista di destra guidata da Marine Le Pen, si è piazzata al primo posto con il 23,43%, mentre Renaissance, lista sostenuta dal Presidente Macron, si ferma al 22,31%. Terzo partito Europe Ecologie (13,42%).
Breve scarto in Danimarca tra liberali, che hanno ottenuto il 23,5% dei voti, e socialdemocratici con il 21%, seguiti dai socialisti (13%) e dal Partito Popolare (10%).
Altissime le preferenze in Grecia per Nea Dimokatia, partito di centrodestra, che ottiene il 33,3% e batte Syriza, partito dell’attuale Presidente Tsipras, che ottiene solo il 23,9%.
In Ungheria trionfa Orban con il suo partito Fidesz che ha ottenuto il 52% delle preferenze, seguito dalla Coalizione Democratica di Sinistra con il 16%.
In Spagna ad affermarsi è stato il PSOE (S&D) con il 32,8%, seguito da PP con il 20,1% e Ciudadanos con il 12,2%.
La Germania vede la vittoria di Cdu-Csu che ha ottenuto il 28,7% dei voti, i Verdi raggiungono il 20,8%, mentre la Spd si ferma al 15,8%.
L’Austria si dimostra fedele al suo cancelliere, facendo decollare il suo partito, l’OeVP, fino al 34,9%.
In Lituania vincono i conservatori dell’Unione per la Patria, mentre in Estonia vince il Partito Riformista con il 26% e in Danimarca si affermano i liberali con il 23,5%. A Cipro poco più del 29% delle preferenze va al Partito Raduno Democratico, in Croazia i più votati sono i conservatori così come in Bulgaria dove vince il partito Gerb.
I Paesi dell’Unione Europea hanno perciò deciso chi mandare al Parlamento Europeo, composto da 751 membri: di questi, 73 saranno gli italiani, numero forse destinato ad aumentare quando il piano Brexit si concretizzerà. Un Parlamento che, secondo le attuali linee ideologiche dei partiti vincitori, si prospetta molto diversificato e scomposto. Diversi progetti, diverse prospettive che andranno a influenzare l’organo legislativo europeo per i prossimi cinque anni.