Fallisce Thomas Cook, colosso di viaggi britannico
Thomas Cook, la celebre società britannica di viaggi, ha dichiarato fallimento. Nella notte del 23 settembre, infatti, sono saltati gli accordi con i creditori: l’evento ha obbligato il colosso a dichiarare la bancarotta.
Conseguenza immediata è stato il blocco repentino di tutte le attività causando immensi disagi a tutti coloro che si trovano in giro per il mondo grazie ai pacchetti-vacanza offerti dalla compagnia. Per loro è stato previsto un rimpatrio finanziato dal fondo di garanzia Atol, amministrato dall’ente dell’aviazione civile britannico. Rimpatrio che la BBC ha definito “la più grande operazione di rimpatrio in tempi di pace” e che avrà un costo complessivo di circa 600 milioni di sterline. Per il rimpatrio sono stati fino ad ora impiegati 74 aerei charter.
I numeri di coloro che attualmente si trovano impegnati in vacanze o viaggi per conto della Thomas Cook sono infatti da capogiro: 150mila britannici cui vanno aggiunti, secondo il Financial Times, 350mila viaggiatori stranieri. E’ stato tuttavia specificato che non tutti sono stati costretti a interrompere la propria vacanza.
Intanto il governo ha annunciato un’inchiesta sui vertici aziendali, affidata dalla ministra per le Attività Produttive, Andrea Leadsom, all’official receiver. Il fine è verificare se l’operato dei responsabili abbia pregiudicato in qualche modo i creditori o i fondi pensionistici dei dipendenti. Dipendenti, ora a rischio, il cui numero si aggira intorno ai 22.000.
Il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato: “E’ una situazione molto difficile e ovviamente i nostri pensieri sono rivolti ai clienti di Thomas Cook, i vacanzieri che ora potrebbero avere difficoltà a tornare a casa. Faremo del nostro meglio per riportarli a casa. In un modo o nell’altro lo Stato dovrà intervenire per aiutare i vacanzieri bloccati”.
Un duro colpo non solo per la società in questione, ma per l’intero establishment dell’economia britannica che perde un suo esponente storico: Thomas Cook era operativa sul mercato da ben 178 anni.