Nonostante l’inflazione generale sia stabile al +1,6%, il carrello della spesa è aumentato sensibilmente. Secondo un’analisi condotta da Assoutenti, una famiglia media con due figli a carico, spende fino a 343 in più solo per cibo e bevande: i prezzi alimentari aumentano del +3,7% con punte fino al +4,8%. “Le famiglie italiane si trovano ad affrontare rincari che non trovano riscontro nell’inflazione ufficiale: i salari restano fermi, ma il costo del cibo cresce mese dopo mese”, commenta Gabriele Melluso, il presidente di Assoutenti.

Quel che ha subito un rincaro maggiore, è il caffè, con un aumento del +22%; seguono altri prodotti quali il burro, gli agrumi, il cioccolato e le uova, con aumenti che si aggirano attorno al +10%. Melluso, quindi, chiede un intervento del governo proprio sul potere d’acquisto delle famiglie: “L’Italia è ferma da troppi anni, a differenza dell’Europa in cui salgono salari e redditi di pari passo”. Ciononostante, si vocifera che la prossima manovra finanziaria sarà volta al risparmio.

Ad aumentare, invece dei salari, sono il numero di persone in difficoltà: la povertà è diventata strutturale. Le politiche indotte dopo il reddito di cittadinanza non hanno colmato quel vuoto, e centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza aiuti assistenzialistici. Nel 2024, i dati Istat e Caritas, mostrano come oltre due milioni di famiglia non sono riuscite a permettersi beni e servizi essenziali.