La rinascita lavorativa delle donne

La storia della festa delle Donne risale ai primi anni del Novecento. Per molti anni l’origine di questa ricorrenza più che festività risale all’8 Marzo 1908 data in cui accadde una tragedia per le operaie lavoratrici presso un’industria tessile Cotton di New York. L’incendio, che si propagò, coinvolse oltre 100 donne lavoratrici vittime.
L’8 marzo 1972, oltre 60 anni da questo tragico incendio in Piazza Campo de’ Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto di rivendicare diversi diritti tra cui la legalizzazione dell’aborto.
Le Nazioni Unite hanno definito l’anno 1975 come l’Anno Internazionale delle Donne e l’8 marzo 1975 i movimenti femministi provenienti da diverse Nazioni del mondo hanno manifestato per combattere affinché l’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne siano finalmente validi e concreti anche nel mondo lavorativo.
Progressi nel mondo lavorativo per le donne: Imprenditoria femminile
Cosa si intende con impresa femminile? Scopriamolo insieme. Possono essere comprese nell’ ambito dell’imprenditoria femminile tutte le piccole e medie aziende gestite individualmente da donne oppure le società cooperative il cui staff è costituito dal 60% di donne lavoratrici.
L’imprenditoria femminile può essere costituita da società di capitali con organi di amministrativi con almeno i due terzi gestiti da donne.
Le imprese femminili nel quinquennio 2015/2020 risultano essere estese in tutta Italia in particolar modo al Sud Italia. Sono micro imprese nel settore dei servizi. Nel 2020 si stimano il 21,86% di imprese femminili italiane.
In evoluzione progressiva nel tempo vi è il progetto di riforme l’Empowerment Femminile spicca come elemento trasversale. L’obiettivo è quello di sviluppare le priorità della strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026.
Imprenditoria femminile: dal PNRR nuovi investimenti
A Febbraio 2022 viene comunicata la notizia dell’arrivo di 400 milioni di Euro per potenziare l’imprenditoria femminile fino al 2026. Le risorse finanziarie per i diversi investimenti a favore dello sviluppo delle imprese femminili sono distribuite tra Fondo Impresa Donna, Nuove Imprese a Tasso Zero e Smart&Start.
Inoltre sussiste la presenza per il biennio 2021/2022 di un nuovo Fondo per l’Imprenditoria Femminile per il quale la Legge di Bilancio 2021 ha previsto 20 milioni di euro per le aziende femminili di piccola e media entità.
La suddivisione dei fondi per l’imprenditoria femminile riguarda le diverse tipologie di incentivi ma anche i territori. In Italia i fondi PNRR per i progetti nelle seguenti regioni italiane corrispondono al 40%. Sono coinvolte le seguenti regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
L’investimento PNRR ha come mission quello di incentivare la nascita e lo sviluppo di 700 imprese femminile entro Giugno 2023. Mentre a lungo termine l’obiettivo è di sostenere oltre 2000 imprese femminili.
Questi fondi di investimento serviranno sia a mettere a disposizione risorse che si riveleranno utili, sia per far decollare imprese già esistenti, sia per finanziare attività di cultura imprenditoriale e programmi di formazione.
Le nuove materie STEM, acronimo di Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica, diventeranno più centrali per le imprese femminili. In particolar modo la Tecnologia considerata un passe-partout per ogni attività imprenditoriale, sempre più attuale e richiesta sul mercato del lavoro.