L’alta velocità italiana sfreccia negli Stati Uniti
L’ingegneria “Made in Italy” ha puntato agli Stati Uniti visto che quest’ultimi non hanno mai sperimentato una vera linea ad alta velocità nella loro gloriosa storia. D’altronde il tema ferroviario oggi rimane simbolo di divisione tra l’est e l’ovest, che congiuntamente a questioni politiche, economiche e finanziarie hanno spento la luce sul tema del trasporto. Infatti, gli investimenti ferroviari sono sempre stati considerati di “sinistra” e dunque avversati dalla destra. Per la maggior parte il trasporto su binari privilegia le merci anziché le persone, in quanto frutta guadagni più prolifici. Lo sanno bene in Texas dove si è chiuso il contratto con l’italiana Salini Impregilo e la sua controllata americana Lane Construction Company. Si tratta di un impresa italiana nota in tutto il mondo per aver realizzato progetti di alta velocità e vanta un’esperienza notevole nella costruzione di sistemi ad alta velocità. Questa eccellenza tutta italiana è attiva in oltre 50 paesi avendo all’attivo già la costruzione di 7,062 km di ferrovie, tra Australia, Europa, Asia e America. Si tratta di un contratto da 14 miliardi di dollari in cui la Salini Impregilo provvederà alla progettazione, all’istallazione del sistema binario, alla progettazione di edifici per la manutenzione e stoccaggio del materiale ferroviario.
I lavori avranno inizio nel 2020 e dovrebbero avere fine nel 2026. Il Texas Central High-Speed Train dal valore di 20 miliardi, si doterà di sistemi infrastrutturali innovativi, mirando a produrre occupazione, innovazione e sicurezza nel sistema di alta velocità americana. In questi giorni il CEO di Texas Central, Miguel Aguilar, è in Italia per limare gli ultimi dettagli di natura tecnica del contratto. Di fatti quest’opera è il frutto del più grande ingegno civile degli ultimi dieci anni in America e mira a produrre nel Texas una ricrescita economica di 36 miliardi di dollari nei prossimi 25 anni. Un nuovo traguardo dunque per l’impresa italiana, impegnata anche nel progetto Italia, il programma lanciato dal gruppo agli albori del 2019, finalizzato a implementare il settore delle costruzioni Made in Italy (valorizzando il brand e la filiera produttiva all’estero). Questo treno permetterà il viaggio tra gli stati del Texas del nord e Houston, consentendo di viaggiare per 90 minuti rispetto alle 4 o 5 ore in automobile. A vantaggio di quest’ultima opzione che causa inquinamento, il treno produrrà meno emissioni di co2 riducendola di 700mila tonnellate in un anno.
Dunque l’Italia e il Texas non sono mai state così vicine, ed in un contesto sempre più globalizzato dove l’elevato contenuto di innovazione e sostenibilità rappresenta una sfida competitiva, queste due nazioni hanno deciso di metterci la faccia e sperimentare un’eccellenza tecnologica mai fatta in precedenza. Ai posteri l’ardua sentenza.