Le criptovalute entrano nel mirino del Fmi

Nell’ultimo periodo le criptovalute sono diventate all’ordine del giorno. La moneta del futuro è passata dall’essere adottata come moneta di stato in El Salvador all’essere nel mirino del Fondo monetario internazionale.
“Le criptovalute offrono un nuovo mondo di opportunità: pagamenti veloci e facili, servizi finanziari innovativi, accesso inclusivo in zone del mondo precedentemente senza banche […], ma insieme alle opportunità ci sono i rischi”. É quanto è presente nel Global Financial Stability Report del Fondo monetario internazionale.
Nel settembre 2021, come emerge dal report, ha superato i 2.000 miliardi di dollari in borsa aumentando di oltre 10 volte rispetto l’inizio del 2020.
Data importante per il Bitcoin è il 7 settembre 2021: El Salvador è il primo Paese ad adottare il Bitcoin come valuta legale. A annunciarlo un tweet del capo di Stato Nayib Bukele: “come avviene per ogni innovazione, il processo del #Bitcoin in El Salvador ha una curva di apprendimento. Qualsiasi cammino verso il futuro è così, e non si otterrà tutto in un giorno, o in un mese”.
Global Financial Stability Report
Secondo gli economisti del Fmi, i Bitcoin, le criptomonete e il digital currency, non sono strumenti sicuri per la stabilità finanziaria mondiale. I rischi nel loro utilizzo sono notevoli per i consumatori, in quanto “la (pseudo) anonimia dei cripto-asset può inoltre aprire la porta al riciclaggio di denaro e al finanziamento dei terroristi. Anche quando le autorità sono in grado di tracciare le transazioni illecite, potrebbero non essere in grado di identificare i responsabili”.
Nel 2021 i Paesi con mercati emergenti ed economie in via di sviluppo hanno aumentato il volume degli scambi di criptovalute. L’utilizzo della moneta virtuale al posto della moneta locale potrà ridurre la capacità delle banche centrali e creare rischi di stabilità finanziaria mondiale.
Dal Report emerge quanto il settore delle criptovalute meriti attenzione e sia in forte crescita. Gli economisti del Fondo monetario internazionale commentano “La rapida crescita dell’ecosistema crittografico presenta nuove opportunità. L’innovazione tecnologica inaugura una nuova era che rende i pagamenti e altri servizi finanziari più economici, più veloci, più accessibili e consente loro di attraversare rapidamente i confini”.
Il Fondo monetario internazionale evidenzia che ad aumentare i rischi dell’uso della criptomoneta sia data dalla limitata attività di comunicazione e supervisione dei dati. Inoltre, il Fondo ipotizza che alcune criptovalute siano state create, probabilmente, solo per scopi speculativi o per frodare gli utenti.
La richiesta del Fmi
Il Fondo monetario internazionale chiede ai regolatori, supervisori e politici nazionali di prendere in seria considerazione il settore delle criptovalute. Al solo scopo di ridurre la vulnerabilità, promuovere standard comuni e promuovere norme standard comuni controllati dalle banche centrali.
“Stanno emergendo nuove fonti di rischio, come stablecoin e la Finanza Decentralizzata (DeFi). Se le innovazioni che hanno dato origine all’ecosistema cripto sono significative e possono portare a benefici tangibili per i paesi, i rischi dovrebbero essere tenuti sotto controllo”, conclude l’Fmi.