A caccia di limoni: il nuovo deterrente contro il coronavirus

Sotto la stretta del Coronavirus, una nuova richiesta sembra prendere piede nello scenario pandemico in cui si svolge la vita di tutti: la richiesta di limoni.
In Europa e nel resto del mondo, il prezzo di questo prodotto sembrerebbe raddoppiato. La domanda dell’agrume, per quanto riguarda l’entroterra siciliano, infatti, è salita del 30%. A spingere le quotazioni ad un livello maggiore, spiega Coldiretti (associazione di rappresentanza e assistenza dell’agricoltura italiana), è senz’altro l’incremento della domanda mondiale come disinfettante naturale. I primi a esporre domanda incrementale sono stati Turchia e Spagna, quest’ultimo primo produttore di limoni nell’Unione Europea.
La richiesta si è fatta sentire anche in Italia, infatti, come racconta ancora Coldiretti, per i limoni Igp di Amalfi salgono esponenzialmente le richieste, ma la produzione è stata ridotta del 50%, producendo di fatto un aumento di prezzo, oscillando tra 1.20 e 1.50 al chilo contro 0.60 dell’anno scorso.
La caccia ai limoni sembrerebbe essere stata innescata da un motivo del tutto “medicale”. Le esportazioni di limoni – sottolinea la Coldiretti – sono sottoposte addirittura a controllo preventivo al pari di mascherine, ventilatori polmonari e altro materiale sanitario in Turchia dove l’agrume è impiegato in modo massiccio nella produzione di disinfettanti a base alcolica, nelle abitazioni private e nei locali pubblici, con una conseguente impennata dei prezzi.
L’Italia è il secondo produttore europeo dopo la Spagna con una superficie coltivata di poco più di 25.000 ettari, dalla quale si è potuto ottenere solo nel 2019 circa 3.8 milioni di quintali. La regione maggiormente interessata dalla coltura è la Sicilia, dove si ottiene più dell’87% del raccolto nazionale ed a seguire la Campania e la Basilicata. Una produzione che di fatto non riesce a sostenere la richiesta nazionale. Sono 1.2 milioni di quintali quelli importati.
Problemi alla produzione nazionale
È Coldiretti a spiegare le problematiche che attanagliano la produzione del bel paese. Negli ultimi decenni, infatti, si è persa oltre la metà della superficie coltivata, a causa soprattutto dei bassi compensi riconosciuti agli agricoltori. I limoni italiani, che a differenza di altri si trovano tutto l’anno, sono di diversa specie (bianchetti, verdelli, invernali) con particolare attenzione ai limoni Igp (Costa d’Amalfi, Rocca Imperiale, Siracusa, Sorrento, Femminello del Gargano, Interdonato di Messina).
Il coronavirus sembra sconvolgere anche il mercato agroalimentare mondiale. Il commercio è ridotto drasticamente, i prezzi fluttuano verso l’alto in rapidità e si assiste ad una carenza di prodotto in diverse categorie alimentari. Cambia anche il modo di fare mercato, è il caso della Russia che ha deciso di tenere per sé la produzione di grano. Il Vietnam ha temporaneamente sospeso l’esportazione di riso.
Anche l’Italia si adegua, qui infatti, si utilizza l’eccedenza di vini generici per ottenere alcol disinfettante per usi sanitari. Gli acquisti di alcol denaturato, di fatto, sono praticamente triplicati (179%).
Guerra alle Fake News
Se da un lato l’agrume giallo regala le proprietà benefiche della vitamina C, ed è impiegato nella produzione di disinfettanti a base alcolica, è anche il protagonista di numerose fake news. È il caso “Israele”.
La notizia fake diffusa sulla rete, racconta infatti, che gli israeliani riescono a combattere il coronavirus grazie ad un infuso di bicarbonato di sodio e limone in acqua bollente, bevuto almeno una volta al giorno. La notizia ha trovato ovviamente smentita dalle maggiori istituzioni e testate.
“Il secondo diario minimo” di Umberto Eco
E se nel lontano 92’ la visione di Eco, di un mondo “in mano ai meridionali, che da ultimi, diventano i padroni dell’universo, grazie al potere dell’acido citrico” sembrava solo una versione rocambolesca della realtà, adesso sembra piuttosto corrispondente al vero. I limoni non sono di certo il petrolio del futuro, ma ogni giorno si affiancano ad altri metodi e mezzi per vincere questa guerra invisibile.