Moda, vola l’export del “Made in Italy”

Il settore della moda nel primo semestre del 2019 ha ottenuto numeri importanti con l’export del Made in Italy, registrando +13.2% di saldo commerciale e +7.2% di export, per un valore complessivo di 33.5 miliardi di euro. A confermarlo è Confindustria Moda, la federazione che riunisce le imprese e le associazioni del settore tessile moda e dell’accessorio. Il successo è riscontrato dalla qualità (unica al mondo) che tutta la filiera italiana garantisce. La moda è il settore di riferimento per il posizionamento del Made in Italy e dell’export nel mondo.
“Questi risultati sono per noi motivo di grande orgoglio perché testimoniano come la qualità che la nostra filiera è in grado di produrre riesca a superare tutte le incertezze che turbano i mercati, dalla Brexit ai dazi. – Ha commentato Claudio Marenzi, Presidente di Confindustria Moda – Non solo, questa forte crescita conferma come il settore della moda rivesta il ruolo di principale forza trainante dell’economia di tutto il Paese. Il nostro operato infatti contribuisce in maniera fondamentale al segno positivo della bilancia commerciale, e a posizionare il Made in Italy come brand aspirazionale ineguagliabile”.
Il settore tessile/abbigliamento ha riscontrato un calo della quantità dell’1.9%, il settore gioielleria da indosso registra un -6.4%, mentre il settore calzature evidenzia una variazione del -0.9%. Anche l’import registra un aumento di poco meno 17.8 miliardi di euro grazie ad un incremento tendenziale del +2.1%. Tra gennaio e giugno del 2019, il saldo commerciale arriva a 15.7 miliardi di euro risultando particolarmente positivo con un aumento del +13.6% pari a 1.9 miliardi di euro. I mercati di riferimento per l’export del Made in Italy sono principalmente quelli europei e americani, ma l’obiettivo è consolidare i prodotti italiani nei mercati della Cina, Corea del Sud e Giappone.