Con l’approvazione del primo lotto di interventi per la valorizzazione del Molo San Vincenzo, la Giunta comunale di Napoli ha segnato un passaggio storico nel riavvicinamento della città al suo mare. Il progetto ha trasformato uno spazio a lungo inaccessibile in una potenziale terrazza urbana sul Golfo di Napoli, restituendo alla collettività un affaccio su uno dei panorami più riconoscibili del Mediterraneo.

Il contenuto del progetto e le funzioni previste
Il piano ha previsto il recupero dell’eliporto, destinato a diventare una terrazza panoramica aperta al pubblico, e il restauro di un tratto del muro borbonico, concepito come intervento pilota per la successiva riqualificazione dell’intera murazione storica, vincolata però all’arrivo di ulteriori risorse finanziarie. L’iniziativa è stata declinata come la prima fase di una riqualificazione più ampia dell’area portuale, con attenzione alla fruizione pubblica, alla tutela del patrimonio e alla sostenibilità degli usi.

Cooperazione interistituzionale e tappe già compiute
L’intervento è nato da una collaborazione tra Comune di Napoli, Ministeri competenti, Regione Campania, Autorità Portuale e Marina Militare. Il progetto, inserito nel Contratto Istituzionale di Sviluppo “Napoli – Centro Storico”, era stato approvato nel luglio 2022 con un finanziamento pari a 5,68 milioni di euro. Nel luglio 2022 fu sottoscritto un protocollo d’intesa che coinvolse Comune, Ministero della Difesa, Agenzia del Demanio e Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, con il contributo della Soprintendenza. Un anno dopo, nel luglio 2023, si procedette alla firma del contratto di concessione tra il Comune e Difesa Servizi, che per la prima volta ha permesso un uso duale della base navale, congiungendo funzioni militari e civili.

Nel complesso, il progetto ha incarnato la volontà di trasformare il fronte marittimo da margine chiuso a porta di accesso alla città del futuro: più aperta, inclusiva e connessa al proprio paesaggio marino. L’avvio dei lavori e le intese già formalizzate hanno delineato la concreta possibilità che il Molo San Vincenzo diventi, nei mesi successivi, uno degli spazi pubblici più significativi del waterfront napoletano.

Tempistiche dei lavori e gestione del cantiere
Secondo quanto comunicato dall’Amministrazione, il cantiere partirà entro la fine del 2025 e avrà una durata stimata di sei mesi, restituendo alla città uno dei suoi punti di vista più spettacolari. “Si tratta di un progetto strategico all’interno del più ampio programma di interventi per riavvicinare Napoli al suo mare”, ha osservato il Comune nella nota ufficiale, sottolineando la volontà di rendere stabile la fruizione pubblica e non limitata a eventi episodici.

Impatto urbano e significato identitario
L’apertura sistematica del Molo San Vincenzo alla cittadinanza ha rappresentato, nella lettura urbanistica, una svolta: dopo decenni di uso prevalente da parte della Marina Militare, l’area è stata ricondotta a funzione pubblica, con ricadute attese sul turismo, sulla mobilità dolce e sulla rigenerazione del waterfront cittadino. Il recupero è stato descritto come una ricucitura identitaria tra la città e il suo orizzonte naturale, in continuità con gli altri interventi di rigenerazione del litorale, da via Marina alla Darsena Acton fino all’area portuale del Beverello.