Napoli si prepara a vivere un anno storico per il turismo. Le stime dell’Osservatorio Urbano della città, sostenuto dall’assessora al Turismo Teresa Armato e dal sindaco Gaetano Manfredi, parlano chiaro: nel 2025 si raggiungeranno i 20 milioni di presenze turistiche, un traguardo che segna un incremento di oltre 7 milioni di visitatori in appena due anni. Nel 2024 la città aveva già toccato quota 14,9 milioni, confermando un trend di crescita che la pone al vertice tra le grandi città d’arte italiane per incremento assoluto.
Il fenomeno ha attirato l’interesse di analisti e investitori da tutto il mondo. «Non bisogna lasciare nessuno indietro», ha ricordato Manfredi, sottolineando l’urgenza di trasformare questo boom in una leva di sviluppo diffuso e sostenibile, capace di generare occupazione e trattenere i giovani talenti, in particolare nei settori del food, della cultura e dell’accoglienza.
Il fascino di una diva senza tempo
Ma cosa rende oggi Napoli così magnetica? Alla sua tradizionale bellezza si sono aggiunti eventi e strategie vincenti. Dalla Coppa America di vela al cinema, dalle grandi griffe della moda agli hotel a cinque stelle – come quello che sorgerà in piazza Municipio, proprio di fronte agli approdi delle più grandi navi da crociera del mondo – la città si conferma una star degna dei set di un film di Paolo Sorrentino.
Anche i grandi marchi pubblicitari hanno colto l’onda lunga del successo: dalle auto agli spot alimentari, passando per i profumi, tutto sembra parlare napoletano. E il boom è tale da far riflettere sul tema dell’overtourism, fenomeno che ora inizia a far discutere anche nel capoluogo campano.
I numeri di un successo
Il 2023 aveva registrato 12,6 milioni di presenze, salite a 14,9 milioni nel 2024. La proiezione per il 2025 sfiora i 20 milioni, con un saldo positivo rispetto al 2023 di oltre 7,3 milioni di turisti. Un risultato che rappresenta un’occasione straordinaria, ma che impone anche scelte coraggiose per garantire una crescita equilibrata e inclusiva.
Gli incassi e le criticità
Il turismo genera ricchezza non solo per le imprese private, ma anche per il Comune, che incassa attraverso la tassa di soggiorno. Nonostante un’evasione stimata al 30%, soprattutto nel settore delle case vacanza e dei B&B, gli introiti saliranno dai 20,5 milioni del 2024 a circa 28 milioni nel 2025. Merito sia dell’aumento delle presenze sia dell’adeguamento delle tariffe, entrato in vigore a marzo.
Certo, il confronto con altre città italiane resta impegnativo: Roma guida la classifica con 287 milioni di euro, seguita da Milano e Firenze con 76 milioni ciascuna e da Venezia con quasi 40 milioni. Napoli, pur crescendo, si ferma ancora a una distanza significativa, ma il potenziale è ormai evidente.
Un valore economico in crescita
Secondo uno studio di Sociometrica, aggiornato al 2023 e basato su dati Istat, Napoli ha generato un valore aggiunto pari a 1,46 miliardi di euro nel comparto turistico, entrando direttamente al sesto posto tra le città italiane. Davanti, solo giganti come Roma, Milano, Venezia, Firenze e Rimini. Un risultato che, con i numeri record degli ultimi due anni, potrebbe essere oggi ampiamente sottostimato.
La città come vetrina e set
L’effetto attrattivo di Napoli non si limita al turismo. La città è diventata una vetrina privilegiata per le grandi aziende, un set a cielo aperto per la promozione di prodotti a livello nazionale e internazionale. Le griffe di moda, le catene alberghiere di lusso, e persino i team sportivi, come il New Zealand della Coppa America, scommettono su Napoli. Il dinamismo del territorio e il fermento dei beni immateriali, come le Academy della Federico II di San Giovanni a Teduccio, completano il quadro di una metropoli che guarda al futuro con rinnovato entusiasmo.