Sound branding, la nuova frontiera del marketing

Il marketing è sempre alla ricerca di novità e il sound branding è il nuovo trend. Si tratta di un processo mediante il quale vengono utilizzati suoni o musiche per garantire il rafforzamento dello stesso marchio.
Ad affermarlo è uno studio condotto da Gartner, una società che si occupa di consulenza strategica, ricerca ed analisi della tecnologia dell’informazione. Secondo la Società quest’anno circa il 30% delle ricerche avvenute su Internet è avvenuta attraverso i comandi vocali di smartphone e tablet.
Di cosa si tratta?
Il “sound branding” è uno strumento utilizzato per trasmettere un messaggio specifico, aumentare la conoscenza di un marchio e differenziarlo dalla concorrenza. Un nuovo concept per i brand.
L’uso ingegnoso di un suono per diversificare un prodotto o servizio facilita il suo riconoscimento, crea una preferenza, una forma di fiducia verso il brand ed aumenta le vendite.
Uno studio condotto per il “2012 Audio Branding Congress” e riportato dalla rivista Forbes ha dimostrato come l’abbinamento del giusto suono ad un prodotto renderebbe più semplice trovarlo quando lo si cerca online o tra gli scaffali di negozi.
È una leva del marketing che dimostra come i ritornelli delle canzoni o i jingle delle pubblicità sono molto facili da memorizzare trasformandosi in veri e propri “earworms”, ovvero uno stimolo sonoro accattivante che si ripete continuamente nella mente di una persona. Il classico “motivetto” che comincia e scatena nel cervello umano un meccanismo di registrazione di tutte le informazione associate al suono.
La crescente diffusione in Italia
Ad evidenziare i motivi della crescente diffusione del sound branding anche nel Belpaese è Marco Frisina, partner della società di consulenza Idem Key:
«Molti studi cognitivi hanno confermato come suoni e musica rilevanti possano realmente avere un peso nella scelta di una determinata marca da parte dei consumatori e nella relazione con quest’ultima nel lungo periodo. Il suono non è da meno dell’immagine perché riesce ad emozionare in maniera rapida e profonda alcuni studi mostrano come le persone reagiscono più velocemente al suono piuttosto che ad altre stimolazioni. I suoni, spesso, sono in grado di innescare le emozioni più rapidamente delle immagini. La reazione al suono è uno dei nostri istinti più primordiali e inizia dal concepimento».
Il suono attiva e mantiene costante l’attenzione del consumatore per la marca, una sovraesposizione dei messaggi pubblicitari e di stimoli è all’ordine del giorno. Risulta sempre più complesso attirare l’attenzione delle persone. Con il tempo gli stimoli visivi diventano normalità, in tal modo l’accostamento a suoni e melodie che valorizzano e accompagnano la brand identity aiuta ad attrarre l’attenzione dei consumatori e a mantenerla a lungo.
Concetto non lontano dalle fasi della vita
Sin dai primissimi momenti di vita, l’uomo utilizza l’udito per decodificare tutti gli stimoli che vengono dall’esterno dell’utero materno. In tal modo si ritrova a memorizzare, ancor prima della nascita, una serie di suoni tra cui il battito cardiaco materno, il più importante di tutti. L’uso del suono a scopo aziendale è un approccio che tiene conto dell’importanza di un brand e trova gli elementi sonori che lo caratterizzano e rappresentano.
Le emozioni che sono generate dai suoni e dalle melodie si insediano nella mente del consumatore. In tal modo il sound branding permetterà che il ricordo della marca si insinui nella memoria.
I suoni diventano degli stimoli emotivi molto efficaci che scatenano sentimenti, ricordi ed associazioni che la sola immagine non può trasmettere. L’associazione di un brand ad un suono si basa proprio su questo concetto.