La tecnologia ha preso il sopravvento sull’umanità?

Negli ultimi tempi, non è una novità, siamo invasi sempre di più dalla tecnologia. La maggior parte delle persone è diventata quasi ossessionata, al punto che non riuscirebbe più a farne a meno. Fateci caso, basterebbe il black-out della rete, per un solo momento, e tutti noi ci sentiremmo ‘fuori dal mondo’, quasi spaesati.
Secondo il parere degli italiani, la tecnologia ha portato benefici o problemi?
Stando ad una statistica, la maggior parte degli italiani pensa che ci siano stati evidenti benefici nelle nostre vite, ma anche molti problemi.
Albert Einstein, già a suo tempo, affermò: “Temo il giorno in cui la tecnologia andrà oltre la nostra umanità: il mondo sarà popolato, allora, da una generazione di idioti”.
Una frase premonitrice? Il progresso, però, ci dimostra che la tecnologia non è solo schiavitù, bensì può diventare anche un aiuto per l’uomo. Tante innovazioni danno speranza e forza al genere umano, si può considerare talvolta l’apporto della tecnologia come un miglioramento. Credere nel progresso, oltre all’aumentare di svaghi e comodità, è sicuramente un buon viatico per far tesoro dell’insegnamento di Einstein.
Quello degli italiani con le nuove tecnologie è un rapporto vissuto tra entusiasmi e timori, tra chi è convinto che le innovazioni abbiano migliorato la qualità della vita e chi vuole tornare al passato, chi punta sulla scienza per risolvere problemi e chi, invece, chiede di ridurre i consumi. Insomma, non è semplice, per gli Italiani affermare in modo netto se la tecnologia ha portato benefici o problemi nello loro vite!
Nessuno, però, rinuncia ai beni materiali, frutto di questo avvento tecnologico. Il primato è quasi stato ‘vinto’ dagli smartphone. Gli analisti prevedono, infatti, che entro il 2018 nel mondo si conteranno più dispositivi connessi ad internet che telefonini ‘normali’ ed entro il 2021, si legge nello studio, le sottoscrizioni associate a smartphone raddoppieranno, passando da 3,4 a 6,3 miliardi.
Oggi questi nuovi apparecchi stanno addirittura prendendo il sopravvento sui mezzi più tradizionali, come la televisione, per accedere a contenuti video. Stando al rapporto, dal 2011 al 2015 i ragazzi tra i 16 e i 19 anni hanno dimezzato la fruizione di video in tv e hanno quasi raddoppiato quella da smartphone. A confermare che il boom di questi ultimi è quasi finito sono le stime sulle vendite per l’anno in corso della società di ricerca Gartner secondo la quale nel 2016 vedremo per la prima volta una crescita non più a doppia cifra, ma che si attesterà intorno al 7%, la metà rispetto al +14,4% messo a segno nel 2015.