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Come di consueto, con l’inizio del nuovo anno e con l’avvicinarsi della compilazione dei vari modelli fiscali, arrivano con più insistenza le e-mail di phishing su presunti rimborsi fiscali. 

L’allarme è stato lanciato proprio dall’Agenzie delle entrate, che sottolinea che le mail, già oggetto di una campagna truffa circa un anno fa, contengono il logo dell’Agenzia e come oggetto “avviso di rimborso” o “il vostro rimborso”. Nello specifico nell’e-mail è richiesto di compilare un “modulo rimborso” opportunamente linkato a un indirizzo truffa.

“La fantomatica richiesta da compilare viene fornita tramite un link denominato Modulo di rimborso. Si tratta chiaramente di un messaggio falso, come risulta già evidente dagli errori grammaticali e dalla genericità del testo. Raccomandiamo ovviamente di cestinare il messaggio senza cliccare sul link al suo interno”, dicono dall’Agenzia.

La seconda e-mail, già segnalata sempre dall’Agenzia un mese fa, questa volta è più articolata e riguarda delle presunte incoerenze circa le comunicazioni periodiche IVA. 

Le mail invita ad aprire un archivio allegato, al cui interno è contenuto un file malevolo.

La raccomandazione è quella consueta di cestinarle senza aprire gli allegati o eventuali link presenti nel corpo della mail. Chiariamo che la solo apertura dell’e-mail, di fatto, non comporta nessun tipo di problematica.

Sembra banale sottolinearlo ma difficilmente, almeno al momento, c’è qualcuno che in caso di rimborsi usi e-mail. Le comunicazioni ufficiali continuano ad arrivare attraverso raccomandata o solo per specifici utenti via PEC.