Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Capienze all’unanimità. Il testo è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale ed è in vigore dal 9 ottobre. Il provvedimento aggiorna le regole sul riempimento massimo consentito in diversi contesti e locali, in zona bianca e zona gialla. Rispetto alle raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico, si è scelto per percentuali più elevate, in particolare per le discoteche, cinema e teatri, questo per dare modo di ripartire a quei settori falciati in ogni dove dalla pandemia, sfruttando anche l’arrivo del primo freddo di questi giorni che “costringerà” le persone a riunirsi in luoghi chiusi.

Ecco cosa prevede il nuovo Decreto Capienze

Le nuove capienze di spazi e locali di aggregazione in zona bianca saranno le seguenti a partire dall’ 11 ottobre:

  • Cinema e teatri: 100% (contro l’80% suggerito dal Cts);
  • Locali di intrattenimento e musica dal vivo: 100%;
  • Palazzetti dello sport: 60%;
  • Stadi: 75%;
  • Discoteche al chiuso: 50% (contro il 35% suggerito dal Cts);
  • Discoteche all’aperto: 75%;
  • Eliminata la distanza interpersonale di almeno un metro nei musei;
  • Restano fermi gli obblighi di mascherina e green pass.

Per la zona gialla sono previste invece le seguenti capienze modificate:

  • Cinema e teatri: 50%;
  • Stadi: 50%;
  • Palazzetti dello sport al chiuso: 35%.

“Le aperture sono e saranno graduali e sono possibili grazie alla campagna vaccinale”, ha commentato il ministro della Salute, Roberto Speranza.

“Se oggi ripartiamo anche con le attività culturali e lo sport andando finalmente verso la piena normalità, è perché abbiamo avuto il coraggio di spiegare agli italiani che il green pass sarebbe stato lo strumento principale attraverso il quale proteggere i cittadini evitando nuovi contagi”, ha dichiarato il ministro per Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà.

Ricordiamo infine che dal 15 ottobre obbligo di pass verde per tutti i lavoratori, pubblici e privati. Per chi non l’avrà, non ci sarà la sospensione: saranno “assenti ingiustificati” fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro.