Imprese vs Pandemia, chi scende e chi sale
Dopo un anno e mezzo di pandemia da Covid-19, rischiano di chiudere entro l’anno quattro ristoranti italiani su dieci, un albergo su tre e il 67,2% delle società che organizzano convegni e fiere.
È questo il quadro tracciato nel rapporto regionale PMI, realizzato da Confindustria e Cerved, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, nel quale viene analizzata la performance economico-finanziaria delle circa 160 mila società di capitale italiane che rientrano nella definizione europea di PMI (piccole o medi imprese).
Nel rapporto vengono evidenziate i settori più colpiti dalla pandemia, ma anche quelli più favoriti.
“Il Covid-19 ha determinato una crisi senza precedenti per l’economia italiana con conseguenze fortemente diversificate“, si legge nel rapporto.
Al centro le perdite più consistenti
L’emergenza ha danneggiato in particolare i settori più colpiti dai lockdown esposti alle misure di contenimento come, ad esempio:
organizzatori di fiere (-67,2%), turismo (-54,6%), gli alberghi (-50,4%), traporti aerei (-50,4%), la ristorazione (-40,3%). Ma c’è chi non ha risentito della crisi o addirittura ha visto crescere i suoi guadagni. Citiamo comparti come il commercio on-line (+19,0%), la pasta (+9,5%), il riso (+7,3%), farmaci (+7,2%), prodotti per la detergenza (+3%), salumi (+2,2%).
Le ricadute sul territorio sono essenzialmente legate alla specializzazione produttiva. Gli influssi sono più forti nelle regioni in cui i settori più esposti alle misure di contenimento pesano maggiormente.
“Su base annua, il calo è del 14,7%, con perdite più consistenti nelle regioni del Centro (-17,7%) e del Mezzogiorno (-14,4%), rispetto a quanto osservato nel Nord-Ovest (-13,5%) e nel Nord-Est (-12,6%)”.
Le stime indicano che 28 mila PMI italiane, pari al 17,9% del totale, hanno visto un calo di ricavi superiore al 20%. Mentre 53 mila hanno registrato un calo compreso fra il 10 e il 20%. Altre 63 mila sono riusciti a limitare i danni con un 9% in meno di ricavi.
Dal punto di vista della demografia di impresa, la pandemia ha ridotto fortemente le nascite di nuove società di capitale in tutta la Penisola, più accentuato nei primi sei mesi del 2020 dove ci siamo trovati di fronte al lockdown totale.