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All’economia italiana spetta un difficile avvio dall’emergenza sanitaria che ha colpito il paese. Un conto più salato della crisi del 2008. Il Fondo monetario internazionale ha annunciato tre possibili scenari fino al 2021. Dallo studio si evince che l’Italia è uno degli anelli più deboli in Europa.

La pandemia di Coronavirus ha scatenato una crisi economica più devastante della Grande Depressione degli anni ’30. Nel 2020 il PIL mondiale si ridurrà del 3%. Il Fondo monetario internazionale ha evidenziato come ci sia una “estrema incertezza sulle stime di crescita“.

Nella seconda metà del 2020, si stima che un graduale allentamento degli sforzi di contenimento potranno dare una favorevole spinta per una ripresa nel 2021. L’economia globale, secondo l’FMI, potrebbe crescere del 5.8% grazie all’intervento dei governi per agevolare la normalizzazione dell’attività economica.

Lo studio riporta tre possibili scenari

L’FMI ha evidenziato tre possibili scenari che vedrebbero l’economia sprofondare a causa del Covid-19.

  • Un lockdown più lungo. Le previsioni del Fondo monetario internazionale si fondono sulla speranza che questa emergenza cessi nella seconda metà del 2020. Nell’ipotesi peggiore in cui si verifichi un prolungamento delle misure di contenimento, si verificherebbe un crollo del PIL globale è del 6%.
  • Il ritorno del virus. Il secondo scenario il Fondo ipotizza un possibile ritorno dell’epidemia Coronavirus nel 2021. Con una intensità dei 2/3 di quella attuale. In questo scenario, i governi e le banche centrali disporrebbero di minori risorse e vi sarebbe un taglio del 5% del PIL.
  • La doppia battuta d’arresto. L’ultimo scenario ingloba le due precedenti. Un prolungamento della quarantena nel 2020 e una seconda ondata di epidemia nel 2021. Uno scenario che vedrebbe una contrazione del 2.2% nel prossimo anno e una diminuzione dell’8% del PIL globale.

La situazione italiana

Il PIL italiano vedrà una contrazione del 9.1%. Un conto più salato lo vedrà la Grecia con un -10%. Il PIL del Bel Paese avrà un rimbalzo del 4.8% nel 2021. Ad ottobre il Fondo monetario italiano aveva ipotizzato un aumento dello 0.5% nel 2020 e dello 0.8% nel 2021.

Scenario negativo anche per il tasso di disoccupazione. Nel 2020 salirebbe al 12.7% per arrivare al 10.5% nel prossimo anno.