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Economia e Società
Home›Economia e Società›Festività, crisi economica sotto l’albero

Festività, crisi economica sotto l’albero

Di Giovanna Molino
21 Dicembre 2020
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Mancano pochi giorni alle tanto attese festività natalizie, ma purtroppo quest’anno sarà un Natale diverso per tante famiglie italiane. Sotto l’albero oltre ad una crisi economica senza precedenti ci saranno di conseguenza anche meno regali. Infatti molti italiani hanno già deciso quanto spenderanno. Secondo Codacons la somma fissata per i regali di Natale è di circa 330 euro a famiglia che messi a confronto con lo scorso anno é nettamente minore. Infatti nel 2019 sono stati spesi circa 386 a famiglia generando oltre 10 miliardi di consumi. 

Brutta annata per i regali

L’uomo dalla barba bianca vestito di rosso porterà meno doni e registrerà una perdita di 1.5 miliardi di euro. Il tutto porterà inevitabilmente la contrazione dei consumi natalizi che subiscono innumerevoli danni per il periodo storico che si sta riversando nel nostro Paese. A pagarne le ulteriori conseguenze sono appunto i regali del periodo di tutte le festività, nella fattispecie in primis troviamo i generi alimentari seguiti dalla cura della persona, prodotti di bellezza e restando in tema anche gli addobbi natalizi. 

Nuovi poveri

Questa è una vera e propria crisi economica senza precedenza dove le imprese e le famiglie si ritrovano un vero macigno da portarsi dietro che ricade direttamente sul comportamento dei consumatori. È ormai da marzo scorso che le famiglie hanno subito una grave perdita di reddito dove oltre questo entra in gioco un altro fattore, l’incertezza sul proprio futuro generando crisi di dubbi e di paure. Questa situazione ha causato non solo “nuovi poveri” ma ha anche portato gli italiani ad assumere un atteggiamento più equilibrato soprattutto in termine economico in cui si tende molto di più al risparmio. 

Ad esempio i comportamenti iniziali sono stati quelli della pianificazione sui tagli inerenti alle cose meno indispensabili come eliminare gli acquisti sugli articoli sportivi, calzature, abbigliamento, viaggi, gioielli e bijoux. Ma ci sono anche settori in cui la crisi economica non ha intaccato in nessun modo, come quello dei giocattoli e dell’elettronica. Ma soprattutto il mondo dell’hi-tech dove quest’ultimo citato è favorito dalla modalità, peraltro riscoperta con grande successo nel nostro Paese ovvero lo smart working, che attualmente interessa ancora milioni di italiani. 

Nuova ricerca sulle spese natalizie

Stavolta a decifrare la crisi economica che riguarderà il Natale 2020 e soprattutto vedrà il drastico ridimensionamento del portafoglio degli italiani è una ricerca di Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved, per Confimprese “Termometro Italia-famiglie sull’approfondimento delle aspettative legate alle festività”. Dalla quale emerge che quasi 2 famiglie su 3 pari al 59.5% hanno deciso di ridurre ulteriormente il proprio budget arrivando ad un calo medio di 138 euro e quindi circa -25%. 

Tenendo conto che nel 2019 le famiglie italiane sono arrivate a spendere anche 450 euro, mentre nelle metropoli si toccavano 715 euro e 708 solo per famiglie senza figli. Invece per le famiglie con figli piccoli la spesa toccava i 542 euro, nello specifico a sud e isole 564 euro e tra gli under 35, 562 euro. Quest’anno la riduzione delle spese di Natale sarà più drastica per le categorie sociali più fragili come i divorziati, vedovi, anziani e genitori soli. Mentre per il 38% nulla cambia il budget sarà lo stesso dello scorso anno. Solo il 2.5% spenderà di più con un lieve aumento di circa 240 euro. 

Le categorie più colpite

Da settembre a oggi le categorie che hanno segnalato gravi perdite di reddito sono svariate. Dove sempre secondo la ricerca, la riduzione significativa grava oltre 8.3 punti e riguarda il 67.2% delle famiglie. Tre le categorie più colpite in lizza troviamo i monogenitori, i lavoratori autonomi e i redditi bassi. E a subirne maggiori conseguenze sono i residenti delle grandi metropoli che si sono visti chiudere le proprie attività considerate non indispensabili. 

Progetti solidali a sostegno di categorie fragili

In Campania per il periodo natalizio sono in atto tanti progetti solidali proprio a sostegno delle categorie più fragili. Dove in particolare l’attenzione si sofferma sui bambini meno fortunati dal punto di vista sia sociale che economico. Giunta ormai alla 5° edizione la manifestazione del “Giocattolo sospeso” è questa l’iniziativa solidale voluta fortemente dal comune di Napoli che ha riscosso grande riscontro nel corso degli anni. 

Iniziativa che tra l’altro si ispira alla famosa tradizione storica campana, ovvero del caffè sospeso che mira al raggiungimento di due obiettivi principalmente. Il primo in cui permette di donare giocattoli e libri alle famiglie in forte difficoltà economica che ovviamente beneficeranno del ritiro del dono. Ma il secondo obiettivo è anche quello di  sostenere i piccoli commercianti, che oltre ad animare le città con i loro negozi potranno combattere la crisi che gli permetterà di non abbassare per sempre le saracinesche. 

Ma come si aderisce a questa iniziativa?

Attraverso questo progetto chiunque voglia partecipare può farlo. Le modalità sono semplici, basta prendere come esempio proprio come si fa con la tradizione del caffè sospeso. Ci si reca nei negozi che aderiscono all’iniziativa e si acquista un giocattolo permettendo così a chi ha più bisogno di ritirarlo e beneficiare del dono. Insomma gesti di solidarietà che consentono ai bambini più bisognosi di ricevere i regali tanto desiderati proprio come chiesto nella letterina sia a Babbo Natale che alla Befana e di vivere appieno questi momenti di gioia come tutti i bambini. 

Il commento

Alessandra Clemente, Assessore alla cultura e al turismo, esprime la propria soddisfazione al progetto. 

«Un meccanismo semplice che ha sempre funzionato dove grazie alla grande generosità di centinaia di cittadini e turisti abbiamo raccolto finora più di 5000 giocattoli sospesi. Doni che sono stati consegnati direttamente alle famiglie in difficoltà distribuiti tra il periodo natalizio fino al mese di gennaio ad associazioni che lavorano con bambini su tutto il territorio da Barra a Secondigliano e dalla Sanità a Pianura. 

Siamo particolarmente felici di dar vita a questa bella iniziativa in un momento difficile a livello storico come quello attuale. Una situazione di pandemia che ha distrutto i nostri affetti e messo a dura prova il commercio dei nostri quartieri. Ma la nostra città ha ideato il caffè sospeso saprà reagire alle difficoltà con il solito slancio altruistico che è una caratteristica che ci contraddistingue da sempre. Quindi doniamo e facciamolo in sicurezza, anche perché tutti i negozi aderenti hanno adottato le giuste precauzioni in modo da tutelare la nostra salute al fine di contrastare il contagio. Quindi doniamo con generosità in modo da far sentire a tutti i bambini della città che è arrivato il Natale».

Tagscampanicampaniacodaconsfestività natalizieNapoliNataleregali
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